mercoledì 16 luglio 2014

In principio fu " Amici per... " poi è diventata  Associazione Culturale-Teatrale "Nè arte nè... parte".

Lavoriamo a Forenza (Potenza )e sul territorio lucano  già da qualche anno affinchè il patrimonio di saggezza del passato non si disperda nel futuro.
Studiamo il vernacolo di Forenza (forenzese) , recuperiamo le tradizioni culturali perse e la storia del nostro paese, in particolare la storia dei nostri contadini.
"Nè arte nè...parte" è oggi costituita da nove soci fondatori ai quali via via si aggiungono sempre nuovi elementi.
Scopo di ciascun associato è semplicemente ritrovare gli altri ,divertirsi e poi  far divertire.
 E le lunghe serate invernali sono le migliori per farlo: ci  incontriamo al calduccio, godiamo delle prelibatezze culinarie preparate a turno da qualcuno di noi, ci scambiamo le idee o qualche ricetta ripescata dalla lontana infanzia o dai ricordi dei nonni.
Ed è d'inverno che si preparano e si provano quelle "gemme" che  in primavera sbocciano e danno vita ai nostri spettacoli teatrali.
Recitare in una realtà dove  le strutture , i mezzi tecnici ed economici sono carenti se non assenti è impresa ardua ma siamo armati di pazienza e buona volontà.
Il tutto avviene in compagnia dei figli e in armonia con gli impegni lavorativi di ciascuno di noi.
Non siamo infatti professionisti dello spettacolo ma abbiamo tanta fantasia e creatività che esplode sia fuori che sul palcoscenico.
Pirandello diceva " Chi ha la ventura di nascere personaggio, può ridersi anche della morte. Non muore più...Chi era Sancho Panza? Chi era Don Abbondio? Eppure vivono eterni, perchè, vivi germi, ebbero la ventura di trovare la matrice feconda, una fantasia che  li seppe allevare e nutrire, far vivere per l'eternità."
In "Nè arte nè...parte" la fantasia che crea i personaggi, i luoghi , i tempi e le storie è quella di Carmela, medico di professione.
I" germi vivi" come direbbe Pirandello( e giusto per rimanere in tema medico ) sono gli interpreti e attori: Nicola ( finanziere), Giusy e Giusi (studentesse), Vitina, Marisa e Rosalia ( casalinghe ), Mario e Pietro  (artigiani )e Raffaello ( commerciante). Le nuove leve sono invece Luigi e Emanuele, piccoli  d'età eppure grandi sulla scena.

Tutto comincia un giorno con un sogno...
"M'aggie sunnat ca..." ( Ho sognato che...). E' la  nostra prima avventura teatrale:
Siamo a Forenza negli anni 40'. Due ragazzi,Iuccio e Caterina , si amano di nascosto e contro il volere del padre di lei che vorrebbe invece un matrimonio di interesse con un ricco ma balbuziente ragazzo del paese.
Dopo tante peripezie e con l'aiuto di amici la ragazza riesce a scampare al matrimonio con il ricco balbuziente grazie ad uno stratagemma dell'amato
 solo che...




 "M'aggie sunnat arrit ca..." ( Ho sognato di nuovo che...) è la continua dell'avventura precedente.
In questa commedia accanto alle simpatiche avventure dei nostri due giovani che giungeranno  al tanto sospirato matrimonio, emerge il dramma dell'emigrazione verso il nuovo continente molto diffuso  da noi in quel periodo.




Con la terza commedia "Cche non se fac' p' li sold'" ( Cosa non si fa per i soldi ) siamo negli anni '70.
Un povero contadino vende la proprietà per pagare il viaggio in Germania per tutta la famiglia che deve emigrare in cerca di fortuna.
Sopraggiunge però la morte.
Dove avrà nascosto i soldi Peppino?
Invane le ricerche della famiglia e l'aiuto di diversi amici finchè...



Con l'ultima commedia torniamo negli anni '40-'50.
Chi ha rubato nell'orto di Francisc'?
E quanta pazienza con i figli del compare Manuil e con il nonno apparentemente rimbambito!
Protagonista principale però è Gisella una vecchia asina di proprietà della famiglia di Francisc.
     E ora fatevi quattro risate!!!